La Puglia, da sempre, affronta situazioni di emergenza idrica dovute alle modeste precipitazioni e, conseguentemente, alla mancanza di corsi d’acqua adeguati all’approvvigionamento idrico della popolazione residente.
Nel corso degli anni, a queste criticità si sono aggiunti altri fattori di rischio: gli elevati valori di evaporazione favoriti dal clima e una non piena consapevolezza, da parte degli Enti gestori e della società civile, della necessità di amministrare questa risorsa in maniera integrata e accorta nel rispetto dei diversi usi cui era destinata.
Per superare questa situazione di emergenza l’Amministrazione regionale, in collaborazione con gli Enti locali e gli Enti attuatori, ha programmato e realizzato progetti per l’uso ottimale delle acque, il ripristino della piena efficienza degli invasi, il completamento dei lavori relativi alle dighe e il recupero delle acque reflue ad uso irriguo.
Un ruolo importante nel governo delle risorse idriche lo svolge l’Autorità d’ambito territoriale ottimale, un consorzio obbligatorio tra le amministrazioni comunali e provinciali, che provvede a organizzare il Servizio idrico integrato (Sii) , cioè l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad esclusivo uso civile, nonché di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
L’Autorità d’ambito ha il compito di affidare il Servizio idrico integrato ad un ente gestore, curandone la programmazione e il controllo.